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al testo di Roberto Maggiani
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Sequenza lenitiva – calmante ristoro :si allenta la pressione sul tuo petto :è un accordo : tra te e me
Io corro tu resti fermo :a sorpresa sono il paese nella sera poi la piazza circoscritta poi la sosta e l’attesa poi il bosco e la via poi il fiume la casa che sfreccia il traliccio e il cavo che insegue
esagero sempre [là fuori] tutte le ampiezze
Ogni gaglioffo tira giù la tenda e non mi osserva vado mentre lui resta :arrivare è la sua impazienza il treno non ha sosta gli somiglia e il viaggio [il gaglioffo] lo dimentica nella fretta
Non ho pretese ma offerte solari verdeggianti sfavillanti esposizioni dei miei spazi al di là dei contorni mentre resti sospeso nella curva del vetro
Non so dove vado e quando torno se torno perché può essere che io non torni ed è sprecata l’occasione per lo sguardo indifferente che non mi ha colto
Sono fluttuazione e smania di altre inconciliabili parvenze indistricabile groviglio di paesaggi e vite.
Il binario sul quale scorri ti allontana dall’inizio e ti avvicina alla fine ma io ti resto accanto anche nel tuo evidente disagio ti vedo, accosta la tua faccia al vetro :riposa vicino alla mia corsa distendi il tuo sguardo nelle mie lontananze osa :sono la smemoratezza delle tue immediate mezzore.
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